Il senso delle penalità:
crescere, capire, migliorare.
A margine del sesto appuntamento del Campionato Italiano di Super Formula, targato GIA, il GP di Monza non ha soltanto regalato spettacolo e colpi di scena in pista, ma ha anche acceso i riflettori sul fondamentale lavoro dei giudici dopo la bandiera a scacchi.
Il gruppo GIA ha infatti ufficializzato le penalità scaturite dalle segnalazioni post gara, legate agli episodi più controversi e discussi accaduti tra i cordoli del Tempio della Velocità. Tre i piloti coinvolti e penalizzati con l’arretramento in griglia nel prossimo round:
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Antonio Golia KONDO Racing partirà terzultimo
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Daniele Poliseno TGM Grand Prix scatterà penultimo
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Stefano Cammarata INGING Motorsport chiuderà lo schieramento
Una decisione importante, giunta dopo un'attenta analisi degli episodi avvenuti, in particolare nei concitati primi giri di Monza, dove errori di valutazione, eccessiva foga o semplici episodi sfortunati hanno generato contatti ed incidenti.
Un sistema non punitivo, ma formativo
Ma è fondamentale sottolineare il vero spirito delle penalità. Non siamo di fronte ad un semplice strumento punitivo, ma ad un meccanismo pensato e voluto per far riflettere. Il GIA ha sempre avuto come obiettivo non solo il divertimento, ma anche la crescita personale dei piloti, dentro e fuori la pista virtuale.
Le penalità non sono un punto di arrivo, ma un punto di partenza per migliorare. Accettare il giudizio, condivisibile o meno, rappresenta una forma di maturità sportiva che pochi ambienti riescono a valorizzare come fa questo campionato.
Chi corre qui non è semplicemente un pilota: è parte di una community che vive di passione, ma anche di rispetto, autocritica e voglia di progredire.
Un messaggio chiaro: imparare dagli errori
Il post gara di Monza lancia quindi un messaggio che va oltre la semplice classifica o penalità: l’errore fa parte del gioco, ma non può essere ignorato o sottovalutato. Comprendere i propri sbagli, accettarli e lavorare per non ripeterli è il più grande traguardo che un pilota – reale o virtuale – possa raggiungere.

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