Emozioni al cardiopalma tra strategie, duelli e sorpassi
Il settimo appuntamento stagionale, del campionato di Super Formula, sul leggendario circuito di Interlagos non ha tradito le aspettative. Il GP del Brasile ha regalato uno spettacolo ad altissimo tasso adrenalinico, fatto di duelli all’ultimo respiro, strategie sottili e sorpassi da antologia che resteranno scolpiti nella memoria degli appassionati.
La sessione di qualifica è stata tiratissima, con distacchi minimi tra i protagonisti. A brillare è stato uno strepitoso Damiano Recchiuti, che ha piazzato la sua SF23/Toyota davanti a tutti con un giro monstre da 1:15.432, confermandosi ancora una volta un maestro del giro secco. Dietro di lui il francese Roberto Nicolao, distante solo +0.234, e Bruno Rispoli, terzo con +0.254. Il primo colpo di scena arriva però fuori dal cronometro: Antonio Golia, autore del sesto miglior tempo, è stato retrocesso in penultima posizione a causa della squalifica rimediata nella gara precedente, rivoluzionando le strategie di partenza.
La gara si è trasformata in una sinfonia di emozioni. La partenza ha visto un’ottima scattare il duo ThreeBond Racing, con Nicolao e Rengucci perfettamente sincronizzati. Al contrario, gli alfieri del Team IMPUL, Recchiuti e Rispoli, sono rimasti attardati, salvo poi recuperare terreno in un lampo, dando vita a un quartetto di testa pronto a infiammare la corsa.
Nicolao ha imposto un ritmo indiavolato, mentre Rengucci ha svolto alla perfezione il ruolo di “scudiero”, rallentando strategicamente Recchiuti e Bruno. La manovra ha funzionato, permettendo al capofila di guadagnare terreno. Dietro, la lotta si è fatta infuocata, con Antonio Golia protagonista di una rimonta pazzesca, bruciante, risalendo dalla penultima posizione con sorpassi chirurgici e una fiducia totale nella sua monoposto.
Il gruppo si è compattato ancora di più quando Luca Fioretti ha raggiunto il trenino di testa, dimostrando costanza e nervi saldi. Ma l’apice emotivo è arrivato con i tentativi di Recchiuti di superare Rengucci: ogni manovra al limite, ogni tentativo frustrato dalla tenacia dell’avversario. Fino all’errore fatale: Damiano va lungo, perdendo contatto e venendo risucchiato nelle retrovie.
Sul fronte strategico, le scelte di pneumatici hanno giocato un ruolo cruciale. Nicolao, Golia e Rengucci hanno optato per uno stint lungo su mescole morbide, sfiorando il rischio ma guadagnando in ritmo. Recchiuti e Rispoli, invece, hanno puntato su una sola sosta, alternando morbide e medie in cerca di equilibrio tra grip e durata.
A trionfare è stato un solido e preciso Roberto Nicolao, che ha condotto la gara con maestria, chiudendo in 32:39.704 e firmando anche il miglior tempo in gara con 1:15.661. Alle sue spalle uno stabile Bruno Rispoli, a +7.950, e uno splendido Luca Fioretti, che ha completato il podio dopo una prestazione costante e pulita.
Nonostante la delusione per il mancato successo, Recchiuti ha comunque chiuso in quinta posizione, segnando il giro più veloce in assoluto della corsa (1:15.471) a dimostrazione di un potenziale enorme. Golia, invece, ha chiuso sesto, ma la sua rimonta è stata da manuale, confermando quanto il lavoro del team durante la settimana sia stato fruttuoso.
Sguardo sugli altri protagonisti
Ottima la gara anche per Giuseppe Biondi, che ha mantenuto una condotta costante e ha sfruttato al meglio le sbavature altrui, chiudendo settimo nonostante un passo gara non esaltante. Giovanni Altieri, ottavo al traguardo, ha mostrato grande regolarità senza prendersi rischi eccessivi, portando a casa punti importanti per il team.
Più in difficoltà Salvatore Sanfilippo, nonostante l’ottava posizione in qualifica. In gara ha perso progressivamente ritmo, chiudendo nono ma con un passo più lento del previsto e accumulando quasi 50 secondi di distacco.
Gara in ombra per Gianluca Di Caro, che non è mai riuscito a entrare davvero nel vivo della lotta, finendo decimo a oltre un minuto. Emanuele Montesi, partito nono, ha perso subito terreno e non è mai riuscito a recuperare il ritmo, chiudendo undicesimo dopo una gara difficile. Da segnalare infine il ritiro di Daniele Poliseno, che non ha terminato la corsa a causa di problemi tecnici.
Interlagos si conferma teatro di battaglie leggendarie. La stagione è ancora lunga, ma dopo il Brasile è chiaro: nessuno può dormire sonni tranquilli. Le scuderie sono pronte a darsi battaglia, con i riflettori già puntati sul prossimo capitolo di questa entusiasmante stagione.
Ora il circus della Super Formula GIA si sposta in Germania, per un altro weekend che promette scintille.
🎙️ Dichiarazione post gara
Fioretti: Un terzo posto che sa di soddisfazione per la costanza nei giri, e per essere salito sul podio! Gara sudata a tal punto da strizzare i guanti a fine gara ma ci siamo trovati con un bel terzo posto! Il primo nel nostro primo campionato in super formula, ci vediamo a Nurburgring lunedì! Sperando in un altro podio
Rispoli: Sono davvero soddisfatto della mia gara. Sapevo che partendo dalla terza posizione avevo la possibilità di lottare per qualcosa di importante, ma la chiave è stata rimanere lucido e costante per tutti i giri. Non ho voluto forzare troppo all’inizio, ho cercato il mio ritmo e ho aspettato il momento giusto per attaccare e difendermi quando serviva. Il secondo posto è un ottimo risultato, anche se ovviamente quando arrivi così vicino alla vittoria un po’ di fame resta. Ma oggi era fondamentale fare una gara pulita e portare a casa punti pesanti. Il passo c’era, la macchina rispondeva bene, e ho avuto belle lotte in pista, sempre corrette. Nel complesso sono contento della mia prestazione: ho dimostrato di poter stare stabilmente lì davanti. Ora si guarda avanti, con l’obiettivo di salire sul gradino più alto del podio alla prossima!
Golia: È stata una gara pazzesca, onestamente una delle più dure ma anche più divertenti che abbia mai corso. Partire così indietro dopo la penalità non è stato facile da digerire, ma sapevo di avere un buon passo e soprattutto una macchina che rispondeva alla grande. Abbiamo lavorato tantissimo durante la settimana sull’assetto e oggi si è visto: mi sentivo davvero a mio agio, potevo spingere forte senza compromettere le gomme. Man mano che passavano i giri mi sentivo sempre più in fiducia, ho fatto tanti sorpassi al limite ma puliti, ed è quello che amo di questo sport. Quando sono arrivato nel gruppo dei primi ho pensato “ci siamo”, ma lì davanti c’erano strategie diverse, molta bagarre… e anche un po’ di caos. Alla fine sesto va bene, ma più che il risultato, oggi mi porto via una prestazione concreta e tanta fiducia per i prossimi appuntamenti. Un grande applauso anche a Giovanni, che ha fatto una gara molto solida. Ha tenuto botta in mezzo al traffico e ha portato a casa punti importanti per il team. Siamo cresciuti entrambi, e questo ci dà una bella spinta per il futuro.







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